Rosaria Grazie della visita e del bellissimo commento che mi hai lasciato .
Devo confessarti che oggi sono un un pò triste , mio marito è ricoverato in clinica x accertamente putroppo ha diversi acciacchi col cuore il polmone essendo stato un grande fumatore ...... E bello quello che dici : è bello sorridere al mondo.... a coloro che incontriamo,,,, ai fiori.... a coloro che sono tristi.... il sorriso illumina il nostro viso e il cuore di chi lo riceve.
Ma a volte quando le cose non vanno nel verso giusto , mi assale una strana inquietudine e mi domando quale forza misteriosa spinga il sole a sorgere ogni giorno e a riscaldare le stanze di miliardi di altre vite.
Forse perchè ogni cosa si trasforma e va avanti ? Nonostante il dolore , tutti , noi continuiamo a vivere , con esso , spesso accompagnati dalla solitudine .
Anche se spesso cerchiamo di scacciarla da noi, di ignorarla , certe volte sembra la nostra anima gemella .
Ti confesso che a volta vorrei tornare ad essere un embrione in cerca di un ventre pieno di caldo liquido amniotico e li si!!! che sarei stata bene . Ma la vita va avanti che la si accetta o no!
Martino nacque nel 316 o 317 nella provincia romana della Pannonia, l'odierna Ungheria. Il padre, militare, chiamò il figlio Martino, cioè piccolo Marte, in onore del dio della guerra. Ancora bambino Martino giunse coi genitori a Pavia, dove suo padre era stato destinato, ed in questa città fu allevato. Proprio a Pavia, Martino chiese di essere ammesso al catecumenato, ma, come ogni figlio di veterano aveva una carriera già trattata: l'esercito. A soli 15 anni fu obbligato al giuramento militare dal padre, irritato dalla ripugnanza del figlio per la professione delle armi e della sua inclinazione verso la vita del Monaco cristiano. Così Martino si preparò alla carriera delle armi e fu in breve promosso al grado di "circitor". Il compito delle "circitor" era la ronda di notte e l'ispezione dei posti di guardia. Durante una di queste ronde, Martino incontrò, nel cuore dell'inverno, un povero seminudo e, non avendo più denari, prese la spada, tagliò in
Il primo insediamento industriale nacque ad Augusta nel 1949 ad opera del cavaliere Angelo Moratti che impiantò un complesso di raffinazione del petrolio greggio che prese il nome di Rasiom dando occupazione a 650 dipendenti. La produzione ebbe inizio nel 1950; nel 1954 iniziò ad arrivare via ferrovia il petrolio greggio estratto sull'altipiano ibleo. Fino al 1957, anno in cui venne attivato l'oleodotto che univa l'area di estrazione (Ragusa) e quella di raffinazione (Augusta) venivano impiegati tra 7 e 8 treni giornalieri di carri cisterna. La RASIOM aumentò la raffinazione successivamente fino a 8 milioni di tonnellate annue di greggio. Il 17 gennaio 1959 entrò in funzione la centrale termoelettrica Tifeo di Augusta; ubicata in contrada Bufolaro, occupava una superficie di circa 150.000 m² e forniva a pieno regime una potenza di 210 MegaWatt con tre gruppi alimentati da olio combustibile proveniente, con un oleodotto, dalla Rasiom. Fu il risultato di un in
Nuvola vola, nuvola vola Vola nel cielo una nuvola sola Spingila vento che sembra un cammello Stringila vento e diventa un uccello Forma di luna, forma di bue Prima era una ma adesso son due Prima di sera saranno anche tre Una a Giulia una a Robi una a me
Rosaria
RispondiEliminaGrazie della visita e del bellissimo commento che mi hai lasciato .
Devo confessarti che oggi sono un un pò triste , mio marito è ricoverato in clinica x accertamente putroppo ha diversi acciacchi col cuore il polmone essendo stato un grande fumatore ......
E bello quello che dici :
è bello sorridere al mondo.... a coloro che incontriamo,,,, ai fiori.... a coloro che sono tristi.... il sorriso illumina il nostro viso e il cuore di chi lo riceve.
Ma a volte quando le cose non vanno nel verso giusto , mi assale una strana inquietudine e mi domando quale forza misteriosa spinga il sole a sorgere ogni giorno e a riscaldare le stanze di miliardi di altre vite.
Forse perchè ogni cosa si trasforma e va avanti ?
Nonostante il dolore , tutti , noi continuiamo a vivere , con esso , spesso accompagnati dalla solitudine .
Anche se spesso cerchiamo di scacciarla da noi, di ignorarla , certe volte sembra la nostra anima gemella .
Ti confesso che a volta vorrei tornare ad essere un embrione in cerca di un ventre pieno di caldo liquido amniotico e li si!!! che sarei stata bene .
Ma la vita va avanti che la si accetta o no!
Dobbiamo convivere con le gioie e i dolori.....
UN BACIO ROSARIA ..A PRESTO..LINA
Cumplimenti Rosaria, hai fatto un eccellente lavoro !
RispondiElimina:-) Grazie!!!
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