assurda libertà ...

Il barbone non possiede casa, la sua casa è il mondo. La sua stanza è in ogni via. La sua vita si svolge sui marciapiedi. Il suo salotto è su ogni panchina. Le sue gioie, i suoi dolori, i suoi pensieri, passano attraverso i passi della gente. Cosa c'è a monte di uno stile di vita così assurdo?! C'è un disturbo con la sua stessa personalità. C'è un rapporto mal costruito con il suo prossimo, con la famiglia. C'è un desiderio, vissuto e pensato male, di libertà. C'è la sofferenza creata nel suo prossimo più prossimo. C'è una certa, sua, ipocrisia. C'è una certa, sua, cattiveria. Ci sarà, sicuramente, tanto altro. Il barbone ispira pena, paura, diffidenza. Va rispettato il suo stile di vita .... Forse. Fa pensare questo stile di vita. A me, il barbone, non fa pena ... mi fa rabbia. A me, il barbone, causa dolore. Penso a quel familiare che ha tanto lottato per non fargli fare il barbone, ma, è stato inutile. Penso alla cattiveria che il barbone riversa sul familiare. Ognuno vive la propria vita come meglio crede. Ma che vita è quella di un barbone??!! La casa del barbone non ha bisogno d'esser chiusa. Le finestre della casa del barbone son sempre aperte. Il salotto del barbone accoglie tutti. Che modo strano di omaggiare la vita.

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