Ecologia ....... Salvaguardia del Creato ... MAH!!!!
L’aggravarsi della crisi ecologica, dovuta all’odierna civiltà industriale e
all’aggressività dell’uomo, pone ai credenti una sfida. Mentre cresce una sensibilità nella
società civile, quale deve essere il compito della Chiesa e del singolo credente?
“Quanto più cresce la potenza degli uomini, tanto più si estende e si allarga la loro
responsabilità” (SrS, 34).
Molti sono gli interventi magisteriali che aiutano a formare nel credente
un’attenzione e una sensibilità nuova verso la creazione e a reagire alla distruzione
ecologica, ritenuto dalla chiesa un problema etico, solo per citarne alcuni:
• Catechismo della Chiesa Cattolica nn. 337-349;
• Il Catechismo per gli adulti “La verità vi farà liberi” pgg. 544-545
• Il messaggio per la giornata della Pace deI 1990: “Pace con Dio, Pace con tutto il
creato”;
• Redemptor Hominis: n. 15
• Sollicitudo rei socialis: n. 34
• Centesimus annus: n. 38
• Evangelium vitae: nn. lO, 27, 42, 43.
E, proprio reagendo alle sfide del mondo contemporaneo, il Papa, nella “Novo
millennio ineunte” richiama la chiesa alla responsabilità di fronte all’ambiente: “E come
poi tenerci in disparte di fronte alle prospettive di un dissesto ecologico, che
rende inospitali e nemiche dell’uomo vaste aree del pianeta?” n. 51
Il punto di partenza
Prendendo come punto di riferimento il Magistero e il processo ecumenico che va
da Basilea (1989) a Graz (1997) alla Charta Oecumenica (2001), si può affermare che le
Chiese sono coscienti che la responsabilità verso il creato deve costituire una dimensione
essenziale della propria vita.
L’angolo visuale
L’impegno per la Salvaguardia del Creato va svolto in strettissima correlazione con
la lotta al superamento del dominante modello economico di sviluppo. L’idea liberista di
espansione illimitata per la crescita confligge, in modo strutturale, con le risorse ambientali
che sono limitate, non rinnovabili. Gli interessi economici dei Paesi ricchi attentano
direttamente alla creazione. La difesa, poi, di questi interessi, sono, sempre più spesso, il
vero motivo delle attuali guerre.
Allora, per la salvaguardia del creato e per poterlo rendere “fruibile” anche alle
future generazioni, si deve lavorare per un ordine economico internazionale fondato sullaSALVAGUARDIA DEL CREATO - Spiritualità del creato e responsabilità per l’ambiente 2
giustizia, sull’equa distribuzione delle risorse, sulla condivisione e sulla solidarietà.
Problemi e cause dei problemi legati al territorio: verde, salute, servizi e
pianificazione politica; tutela della natura - attività umana e carenza culturale,
produzione - guadagno - ecologia e piani di sviluppo; tutela ambientale e illegalità.
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Si spendono troppe parole ... I fatti, però, ci dicono ben altro ...
Ci crediamo tutti arrivati, Ci crediamo tutti civili, colti.
Ci arrabbiamo, ci scandalizziamo, ......
Il risultato è davanti ai nostri occhi, basta guardare bene le foto.
Io mi indigno dinanzi a questo spettacolo.
Quando parlo, c'è anche chi, si permette di alludere a qualche velata minaccia .....
Certo, una noce sola, dentro un sacco non fa rumore.
Ma cosa costa buttare in discarica autorizzata il materiale di risulta???
Cosa ci costa proteggere, veramente, il nostro ambiente???
Perché ci ostiniamo a degradare??
Possibile che, l'uomo, sia diventato portatore di morte????
Commenti
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Grazie per aver risposto.