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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Dipendenza . . . Indipendenza

Nella antica Grecia vivevano due filosofi: Aristippo, che trascorreva le sue giornate a corte adulando il tiranno, e Diogene, che viveva in povertà coltivando lenticchie. Un giorno Aristippo, incontrando Diogene per via, prese a farsi beffe di lui. - Se tu imparassi ad adulare il tiranno non saresti costretto a coltivare le lenticchie. - E' vero - rispose Diogene - se tu imparassi a coltivare le lenticchie non saresti costretto ad adulare il tiranno. ( Tu, voi, chi volete essere? Io, scelgo Diogene)

distanze e tagli

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Hanno imposto le distanze di sicurezza. Hanno imposto . . . Questa imposizione non piace. Personalmente penso che, le distanze vanno approfondite. Questo Coronavirus, ha fatto emergere tante realtà oscure . . . Dinanzi alle realtà emerse ho deciso che oltre alle distanze metto in atto i tagli. Tagliare i ponti con la gente ipocrita, da loro non puoi aspettarti la "conversione". Tagliare con coloro che hanno solo tanto veleno addosso. Tagliare con chi, in modo soft, ha saputo fare solo il male. Allontanare senza tanta "pena", coloro che hanno sempre attentato alla vita altrui.

LA GRANDE QUERCIA . . . maternità

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Una madre soffrì molto a staccarsi dai suoi figli. Sapeva però che solo lasciandoli andare per le loro strade sarebbero stai felici. Così, nascose la sua sofferenza in una grande buca nel bosco e, quando l'ultimo figlio partì, chiuse la buca e vi piantò un virgulto di quercia. La quercia, come tutte le querce, crebbe molto lentamente. Quando la madre morì non era che un alberello adolescente. Oggi è una quercia immensa, la più grande e nobile di tutta la foresta. Gli altri alberi la guardano intimoriti e gli uomini vengono da ogni parte ad ammirarla. Ogni tanto la grande quercia ha un fremito: accade quando fra coloro che vengono a goderne la maestà e la frescura c'è qualche figlio del figlio del figlio di qualche figlio di colei che la piantò. Poiché la sofferenza di una madre che rende liberi i suoi figli si dilata all'infinito. E' fra i doni più ricchi che possa dare all'umanità. L'amore di una madre non si può svendere

SICILIA

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Sicilia e , il profumo della ginestra. Sicilia e, il profumo dei campi. Sicilia e, il profuma dell'erba. Sicilia e, la figura da Muntagna. Sicilia e, il profumo della terra. Sicilia, le mie radici.

Natura in...foto

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Con le nuvole

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Camminare, lasciarsi le case alle spalle. . . imboccare la strada che hai davanti. Sulla testa, svolazzano le nuvole. Le nuvole compagne; le nuvole amiche. Immaginare di tuffarsi dentro la loro morbidezza. Frugare in esse per trovare il mondo, la vita, i desideri, i sogni. Dalle nuvole, osservare ciò che ci circonda. Con le nuvole, riprendersi la normalità che ti avevano rubato. Con le nuvole, riprendersi la sicurezza della semplice quotidianità. Con le nuvole, riprendere a vivere.

Dei Sepolcri

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All'ombra de' cipressi e dentro l'urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro? Ove piú il Sole per me alla terra non fecondi questa bella d'erbe famiglia e d'animali, e quando vaghe di lusinghe innanzi a me non danzeran l'ore future, né da te, dolce amico, udrò piú il verso e la mesta armonia che lo governa, né piú nel cor mi parlerà lo spirto delle vergini Muse e dell'amore, unico spirto a mia vita raminga, qual fia ristoro a' dí perduti un sasso che distingua le mie dalle infinite ossa che in terra e in mar semina morte? Vero è ben, Pindemonte! Anche la Speme, ultima Dea, fugge i sepolcri: e involve tutte cose l'obblío nella sua notte; e una forza operosa le affatica di moto in moto; e l'uomo e le sue tombe e l'estreme sembianze e le reliquie della terra e del ciel traveste il tempo. Ma perché pria del tempo a sé il mortale invidierà l'illusïon che spento pur lo sofferma al limitar di Dite? Non vive ei forse a

Lentini, una tela da restaurare

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La storia di Lentini, è una bella storia, parlando al passato. Nel presente, Lentini, offre una storia caotica, dimenticata, dormiente. . . Camminando per il paese, osservando attentamente, "ascoltando" i muri e i sassi, si possono sentire le voci di un passato accantonato. Ascoltando con attenzione, si sente la voce di una decadenza desiderosa di riabilitazione. Oggi, Lentini, è una grande tela da restaurare.