Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2009

Il teatro greco

Immagine
E' uno spettacolo osservarlo.... E' meraviglioso lasciarsi trasportare indietro nel tempo e... immaginare... sentire... provare emozioni...

il parco archeologico di siracusa

Immagine
grotte occupate da prigionieri, condannati a scavare tra stenti e intemperie.... nel corso dei secoli le grotte furono occupate da gente che non possedeva una casa... oggi appartengono alla delizia degli occhi e della mente del visitatore che ama la storia antica...

l'anfiteatro

Immagine
corridoio dal quale uscivano i gladiatori e gli animali feroci per dare "spettacolo" alle persone avide di sangue e violenza... Anfiteatro ( mt 140x 90)

Ierone II

Immagine
Ierone II (Gerone II) fu tiranno di Siracusa dal 270 al 216 a.C. Figlio illeggittimo del nobile Ierocle e discendente di Gelone, tiranno siracusano nel V secolo a.C. Ierone fino a 30 anni combattè a fianco di Pirro. Si fece costruire la più grande nave dell'antichità: la Grande Siracusana, di circa 3300 tonnellate. In seguito la Siracusana fu donata a Tolomeo d'Egitto, che possedeva l'unico porto in grado di contenerla: alessandria. Le foto dell'Ara (Altare) di Ierone II. Monumento del 3° secolo a.C.. E' la più grande Ara conosciuta nel mondo Greco mt 198 di lunghezza e mt 23di larghezza.Dedicata a Giove Liberatore (Zeus Eleutherios), in onore del quale si celebrava la festa delle Eleutherie, con il sacrificio di 450 tori per volta.

E crescendo impari.....

E CRESCENDO IMPARI....... E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose. Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi... La felicità non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,... non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari..., la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova. Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose.... ...e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve. E impari che la felic

Lettera ad un figlio

Se puoi vedere distrutto il lavoro di tuttta la tua vita e senza dire una parola ricominciare, se puoi perdere i guadagni di cento partite senza un gesto e senza un sospiro di rammarico, se puoi essere un amante perfetto senza che l'amore ti renda pazzo, se puoi essere forte senza cessare di essere tenero e sentendoti odiato non odiare, pure lottando e difendendoti. Se tu sai meditare, osservare, conoscere, senza essere uno scettico o un demolitore, sognare senza che il sogno diventi il tuo padrone, pensare senza essere soltanto un pensatore, se puoi essere sempre coraggioso e mai imprudente, se tu sai essere buono e saggio senza diventare nè moralista, nè pedante. Se puoi incontrare il Trionfo e la Disfatta e ricevere i due mentitori con fronte eguale, se puoi conservare il tuo coraggio e il tuo sangue freddo quando tutti lo perdono. Allora i Re, gli Dei, la Fortuna e la Vittoria saranno per sempre tuoi sommessi schiavi e, ciò che vale meglio dei Re e della Gloria, Tu sarai un uom

Poesie

Poesia di Saffo tradotta da S.Quasimodo A me pare uguale agli dei chi a te vicino così dolce suono ascolta mentre tu parli e ridi amorosamente. Subito a me il cuore si agita nel petto solo che appena ti veda, e la voce si perde sulla lingua inerte. Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle, e ho buio negli occhi e il rombo del sangue alle orecchie. E tutta in sudore e tremante Come erba patita scoloro: e morte non pare lontana a me rapita di mente. Solitudine Ha una sua solitudine lo spazio, solitudine il mare e solitudine la morte - eppure tutte queste son folla in confronto a quel punto più profondo, segretezza polare, che è un’anima al cospetto di se stessa: infinità finita. Emily Dickinson Cogli questo piccolo fiore... Tagore Cogli questo piccolo fiore e prendilo. Non indugiare! Temo che esso appassisca e cada nella polvere. Non so se potrà trovare posto nella tua ghirlanda, ma onoralo con la carezza pietosa della tua mano - e coglilo. Temo che il giorno finisca prima del mio ris

IPOTESI di Rossella Vacchino

C'era una sola mela sopra l'albero - un tronco asciutto, sottile, diritto - ciuffi di foglie in bella simmetria - il frutto, tondo, unico, perfetto, ancora acerbo d'un verde di germoglio. Nessuna mano si protenderà a coglierne la forma ed il sapore: forse sarà per arcano timore d'impadronirsi di un frutto proibito rinnovando il peccato originale compiuto in un'infanzia che di favola ha conservato solo le paure. O sarà forse per l'intima pena di spezzare con gesto irrimediabile un'amicizia nata lì per caso legata solo al filo di un picciolo. (Sarà questo il peccato originale?)

gnocchetti verdi

Immagine
1Kg di farina di grano duro 5 uova intere frullato di basilico e prezzemolo amalgamate la farina con le uova intere, il composto verde e impastate bene tagliate la pasta in tanti tronchetti tagliate i tronchetti a tocchetti e passateli sulla forchetta

una giornata tra i fornelli

Immagine
tagliate a pezzettini piccoli due pomodorini, tagliuzzate due peperoni, foglie di basilico, prezzemolo, sale q.b., olio q.b., frullate il tutto.... ecco la salsa verde a modo mio.... potete condire pasta, carne.... ******* la parmigiana è servita!!! in una teglia mettete il passato di pomodoro semplice, un pò di olio, uno strato di melenzane, alcune fette di formaggio a piacere vostro. foglie di basilico, altro strato di melenzane, uova sbattute, mozzarella, coprite il tutto con altro passato e infornate per una oretta abbondante... avete delle melenzane??.... ma preparate una bella parmigiana -------- pomodori, basilico, cipolla, peperoni, sale q.b. e voilà ....

Odori e sapori della mia terra

Immagine
peperoni... melenzane... cipolle... pomodori..... che magnifica peperonata i frutti del proprio orto....

Vivere nel rispetto delle regole

Immagine
Mi sono accorta che il paese dove abito vive nella più completa anarchia. Lentini, paese di Gorgia, del Notaro Jacopo, di Agnello e di tante altre illustre menti, oltre che paese delle arance, è caduto molto in basso che più in basso non si può...... Ognuno fa ciò che vuole.... E il primo Cittadino??!! Bah!!!! E' tutto un degrado. Nei campi da tennis ci "abitano" due cavalli e cinque maiali.... Al campo scuola cercano di far passeggiare i cani.... qualcuno entra per lavarci la motoretta.... altri per prendersi il sole con tanto di abbronzante....qualcuno vorrebbe allenarsi con la bici..... I vigili sono talmente pochi che hanno deciso di fare vigilanza a San Vito Lo capo... Se li cerchi telefonicamente, non rispondono alla chiamata.... Stamane i cavalli scorazzavano liberi per la strada adiacente al campo scuola, inizialmente,frugavano con il loro muso nei cassonetti della spazzatura. E se gli operatori ecologici dovevano avvicinarsi per svuotarli??!!... e con le macchine

Castello di Sant'Alessio Siculo

Immagine
Si ritiene che il nucleo originario del castello risalga a non oltre il XIV secolo. Un diploma di re Ruggero II (1117 d.C.) racconta della donazione di un vasto feudo al monastero basiliano dei SS. Pietro e Paolo d'Agrò: fanno parte del suddetto feudo il territorio di Forza d'Agrò e il luogo ricordato con il nome di "Scala Sancti Alexi", probabilmente l'attuale Capo Sant'Alessio. Edrisi (1150 d.C.) ricorda il luogo con il nome arabo di ad-dargah, la scala. Non è improbabile, dunque, dell'esistenza, nel XII secolo, di un fortilizio a salvaguardia di un capo tanto importante. Risalente al 1356 un documento di Federico IV ricorda Sant'Alessio in qualità di "fortilicium superius Sancti Alessi". Tommaso Fazello, nel 1558, scrive dell'esistenza della torre da guardia e del castello, esistenti sulla sommità del promontorio "d'argeno", sulla base dell'antica denominazione di Capo Sant'Alessio presso gli scritti di Tolomeo. C

Ferragosto nella storia

Immagine
Cari amici, ieri 15 agosto 2009, sono andata con mio marito, a visitare il Castello Maniace di siracusa. Un gioiello... Un viaggio indietro nel tempo.... Federico II ha creato veramente un capolavoro... Lascio parlare le immagini e alla fine una breve storia scritta da E.Tocco
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Il castello Maniace di Siracusa Fin dai più antichi tempi di Siracusa l'estremo sperone roccioso concludente sul mare Ortigia fu sede di fortificazioni, sfruttanti l'eccellenza strategica dell'emergenza rocciosa, separata dal resto dell'isola da una profonda depressione naturale. Fu in questa sede che il generale bizantino Giorgio Maniace costruì alcune opere fortificate, delle quali nulla ci è dato di sapere, se non fosse per la tradizione che operò il trasferimento del suo nome al più recente castello federiciano. Fu questo il più antico, sebbene non il più arcaico, fra i castelli svevi di Sicilia e fra tutti, dopo quello di Augusta, certamente il più bello ed equilibrato nello studiatissimo rapporto compositivo che ne sposò perfettamente l'esigenza militare con la funzionalità della pianta e degli ambienti, in tutto degni di ospitare la dignità imperiale di Federico. Preceduto da una serie di opere avanzate, delle quali non ci è giunta traccia, si erge su di un i

Dove andremo a finire??

Gabbie salariali..... Che pena ... povero Bossi ... meschino ... arido ... insulso ... Quante Regioni in Italia? La Sicilia fa parte del territorio nazionale?!... Bah! Ho i miei dubbi.... La questione tra sud e nord c'è sempre stata e sempre ci sarà.... Il sud ... la Sicilia ... hanno sempre avuto grossi problemi rispetto al nord, questi problemi non sono mai stati risolti. Il nord ha bisogno del sud.... il sud può fare a meno del nord... L'Italia ha bisogno della Sicilia. Alla Sicilia non serve l'Italia. In Sicilia abbiamo tutto... T U T T O Una certa "politica" ha sempre fatto in modo di declassare l'isola e il sud intero.... Perché?! Bossi dovrebbe sciacquare bene la sua bocca prima di proferir parola.... I meridionali, gli isolani dovrebbero smetterla con l'esodo al nord... Dovrebbero capire che prima o poi ci finirà come ai clandestini.... Bisogna capire che è molto importante riappropiarsi della propria CULTURA, DIGNITA', STORIA, PERSONALITA'

Quasimodo salvatore

Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole ed è subito sera UOMO DEL MIO TEMPO. Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo. Eri nella carlinga, con le ali maligne, le meridiane di morte, t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu, con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri, come uccisero gli animali che ti videro per la prima volta. E questo sangue odora come nel giorno Quando il fratello disse all’altro fratello: «Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace, è giunta fino a te, dentro la tua giornata. Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue Salite dalla terra, dimenticate i padri: le loro tombe affondano nella cenere, gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

SALVATORE QUASIMODO

THANATOS ATHANATOS Edovremo dunque negarti, Dio dei tumori, Dio del fiore vivo, e cominciare con un no all'oscura pietra «io sono», e consentire alla morte e su ogni tomba scrivere la sola nostra certezza: «thànatos athànatos»? Senza un nome che ricordi i sogni le lacrime i furori di quest'uomo sconfitto da domande ancora aperte? Il nostro dialogo muta; diventa ora possibile l'assurdo. Là oltre il fumo di nebbia, dentro gli alberi vigila la potenza delle foglie, vero è il fiume che preme sulle rive. La vita non è sogno. Vero l'uomo e il suo pianto geloso del silenzio. Dio del silenzio, apri la solitudine. LAMENTO PER IL SUD La luna rossa, il vento, il tuo colore di donna del Nord, la distesa di neve... Il mio cuore è ormai su queste praterie, in queste acque annuvolate dalle nebbie. Ho dimenticato il mare, la grave conchiglia soffiata dai pastori siciliani, le cantilene dei carri lungo le strade dove il carrubo trema nel fumo delle stoppie, ho dimenticato il passo degli

pensieri frammentati

Nella società attuale i valori non esistono più. La famiglia non è più quella di una volta. I rapporti con gli altri non sono più genuini, semplici, sinceri. Oggi l'uomo, più di ieri, è una persona competitiva, tornacontista, arrogante, egoista, superficiale. Oggi vige l'immagine... l'utile... In tutto ciò l'amicizia che ruolo ha??!! L'uomo, quello di ieri e quello di oggi, è capace di tanto male ma anche di tanto bene. Comprende che l'amicizia è una realtà essenziale della propria esistenza. L'amicizia apre l'uomo verso nuove conoscenze. Lo libera dalla solitudine, dall'egoismo... Cos'è oggi l'amicizia?! Come si vive oggi l'amicizia??!! Cosa è cambiato??!! Per Pitagora l'amicizia era un modo per vivere insieme, impegnati a realizzare una vita "virtuosa"... L'uomo nell'amicizia si perfezionava.... Anche oggi, l'uomo,continua a perfezionarsi nell'amicizia... ma non come ieri. Oggi nell'amicizia mi perfezio

CRISTIANESIMO E cristiani

Il cristiano è, o dovrebbe essere, un Vangelo vissuto. In questo mondo materialista e scristianizzato, i cristiani dovremmo essere le colonne di una grande fontana, quanta acqua viva verrebbe giù. Il cristiano non presenta un Cristo patetico, da favola, un Cristo mieloso... Il cristiano vive e agisce come GESU'.

Catania e il suo Teatro

Immagine
Teatro inaugurato nel 1860 e dedicato al musicista catanese Vincenzo Bellini

il mercato delle pulci

Immagine
mercatino domenicale.... si trova di tutto

via Plebiscito

Immagine
La via Plebiscito a Catania possiamo chiamarla "la via degli odori e della vita".... E' una strada viva, piena di gente, di macchine, di venditori... Trovate di tutto... in modo particolare il catanese vero cordiale e ciarliero qui arrostiscono i carciofi

CATANIA

Immagine
Catania era originariamente un insediamento siculo, rifondato come Kατάvη nel 729 a.C. da coloni greci calcidesi guidati da Tucle. Dopo la dominazione siracusana, è stata conquistata dai romani nel 263 a.C. Alla caduta dell'Impero romano ha seguito le sorti della Sicilia, venendo conquistata prima dagli ostrogoti, poi dagli arabi, dai normanni, dagli svevi e dagli angioini. Nel 1282, passò agli aragonesi e con re Martino I di Sicilia Catania divenne capitale del Regno di Sicilia dal 1402 al 1416. Passata sotto i domini spagnolo, piemontese e borbonico, nel 1860Regno d'Italia. Il castello Ursino ebbe origine con la costruzione di una 'roche' da parte dei Normanni, per controllare la popolazione musulmana della città. Questa prima fortezza sorse in un luogo diverso da quello prescelto più tardi per l'impianto del Castello, da alcuni studiosi identificato a Montevergini. Di tale fortilizio normanno non restano tracce. Risale al 1239 l'avvio del cantiere per la cost