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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Il Borgo di Brucoli

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Origine del culto di Brucoli a “San Nicola di Bari” Il culto legato a “San Nicola di Bari” nell’Italia meridionale è fortemente legato all’evangelizzazione cristiana attuata dai Bizantini alla fine dell’Impero Romano, difatti il culto consacrato a questo “Santo Eremita” che divenne uno dei primi Vescovi della Chiesa Cattolica si diffuse in tutto il sud Italia ancora prima della traslazione delle ossa del Santo presso l’attuale capoluogo pugliese. Tornando alle nostre zone, è molto probabile che i Bizantini che vivevano in prossimità delle grotte della Gisira (tra cui anche quella inglobata all’interno del Santuario della Madonna dell’Adonai) o lungo le sponde del Vallone Maccaudo in cui scorre il Torrente Porcaria (che sfocia presso il Porto Canale di Brucoli) avessero portato nelle terre di Brucoli anche il culto in onore di “San Nicola”, che è andato ad aumentare sempre più tanto che la futura Brucoli divenne consacrata a questo “Santo”, proprio per la profondità del c

Un affare di Stato

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Un uovo è riuscito a diventare affare di stato. Ci pensate?.... Un uovo potrebbe avere la Potenza di far scoppiare la terza guerra mondiale, la quarta, la quinta, la sesta..... VERGOGNATEVI TUTTI In primis DEVE vergognarsi chi scrive e chi stampa.... Si permettono , anche, di dire che l'Italia sta tornando al Medioevo.... Ma fatemi il piacere..... Grazie a noi siete diventati qualcuno... Grazie ad un uovo, la vostra, popolarità sta toccando l'apice.... Gli italiani le uova in faccia le prendono in abbondanza e nessuno batte ciglio. Gli italiani ricevono anche i sassi oltre alle uova ma, NESSUNO , si scompone. Cos'altro si inventerà la sinistra? DISGUSTO TOTALE. Finitela, avete superato tutti i limiti possibili e immaginabili. I neri non sono migliori dei bianchi. Quei neri che si prestano allo sporco gioco del PD, sono peggio dei bianchi. Fingono (i neri) di non comprendere di essere strumentalizzati dai loro nuovi negrieri..... I loro nuovi ba

In ricordo di Padre Magno

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iovedì, 26 luglio, ero nella Chiesa Parrocchiale di Cristo Re, per l'ultimo saluto a Padre Magno. Seduta, osservavo il tabuto e la sua foto, i pensieri correvano indietro nel tempo. Pensavo: "Quando è stata la prima volta che l'ho incontrato? .... Ho sempre visto in lui tanta mitezza.... Tanta semplicità.... Era sempre sorridente........... Disponibile....... Quando divenne Rettore di San Francesco di Paola, portavo sempre i ragazzi del mio gruppo per il Sacramento della Riconciliazione e, per non approfittare sempre della sua disponibilità, facevo la turnazione con il Cappellano dell'Ospedale, Padre Ciccio Caracciolo.... Grazie di cuore Padre Magno" Poi, non so come, il pensiero mi va al libro scritto dal mio amico Gaspare Valenti .... Ricordo uno stralcio, lo riporto:[ "Nel giugno del ‘69 trepidanti aspettavamo di nuovo gli elenchi telefonici, in quanto la Sip ci aveva confermato l’appalto. Ma con grande sorpresa, ad un certo momento vedemmo ch

C.da Passaneto ( Francofonte - SR)

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Il nome “Passaneto” deriva da un’antica famiglia feudale che era proprietaria di queste terre sin dal medioevo di cui l’ultimo reggente fu il Conte Ruggero di Passaneto, che cedette le terre alla famiglia Gravina Cruyllas di Palagonia. Dopo il terremoto del 1693 le terre passarono alla famiglia Gravina – Monforte (ramo francofontese dei Gravina di Palagonia) che costruì anche masserie feudali nel suo vasto territorio oltre alla grande Masseria di Passaneto posta presso l’edicola della Madonna della Neve. Oggigiorno la Contrada Passaneto è una vasta area agricola in cui sono presenti in prevalenza coltivazioni agrumicole e cerealicole, ma soprattutto vi è collocato un grande impianto eolico la cui energia alimenta i centri abitati di Francofonte, Vizzini, Licodia Eubea, Palagonia, Scordia, Mineo e Ramacca. La più antica notizia del dipinto della Madonna della Neve risale al 1549 quando doveva trovarsi nella Cappella di Soleto della contrada di Passane

Il Dono di Kara

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Iniziare una lettura, entrarci dentro e, non riuscire ad uscirne. Trovarsi all'interno di quella storia, sentirla tua. Emozionarsi, soffrire con i personaggi ... E dopo sentire il freddo del dolore che piano piano prende calore .... E continuare a rileggere ciò che hai già letto ancora e ancora ...Si fa leggere di seguito, non puoi interrompere la lettura. Hai bisogno di sapere, di "vedere", di "sentire", di "ascoltare". Scoprire l'incanto, la meraviglia, lo stupore degli attimi che si vivono. La storia di un viaggio, di un amore, di due vite. Una pagina di vita condivisa con il lettore. Un dolore condiviso con mille anime. Un amore sofferto e sacrificato. Una crescita spirituale. Prendere coscienza di come viviamo male ogni attimo della nostra esistenza. Scoprire di saper amare grazie all'Amore che ti Ama. E' l'amore che ruota attorno alla nostra esistenza. Scoprire l'interruzione violenta del proprio futuro . Scoprire

Abbiviratura o re

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Abbiviratura o re ( l'abbeveratoio del re), è stato ripulito dalle erbacce che lo nascondevano alla vista. Però.... Abbiviratura o re ma acqua nun ci nne'.... (Abbeveratoio del re senza acqua ) Dov'è finita l'acqua? Mi hanno detto che è stata tagliata a monte..... Da chi? Sarebbe bello riportare questo monumento alla genesi.... Trovate il monumento sulla strada che da Carlentini porta a Villasmundo

Una maglietta nera per......

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Sabato 14 luglio alle ore 10:00 tutti davanti alla ex Alba Sud. Mettiamo una MAGLIETTA NERA. Una maglietta nera per tutti gli ITALIANI che hanno perso il lavoro, che lavorano e vengono mal pagati, per coloro che non ricevono lo stipendio da mesi, per i precari, per gli sfruttati, per coloro che non trovano lavoro, per tutti coloro che sono costretti a lavorare fuori. Una maglietta nera per tutti i malati di cancro, piccoli, giovani, anziani e del silenzio assordante che li circonda............... Una maglietta nera per coloro che muoiono e sono morti per il cancro. Una maglietta nera per ognuno di noi. VENITE IN TANTI. FACCIAMOCI VEDERE. NOI CI SIAMO. (Lentini)

cammino fotografico

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Camminare, osservare e...fotografare. Ogni foto è un racconto. La foto resta in eterno e, con lei, anche tu resterai in eterno. Molte volte non ti accorgi di ciò che ti sta accanto.... grazie alla foto vedi quello che non vedevi.