poesia di don vito... amico blogger spagnolo

Surrealismo (84)
Retoza la palabra en la hondanada
del olvido,la fuerza de la razón ha sido malograda,
sólo impera la fuerza bruta,
ver quién es más fiero en la disputa.
Se enterraron las buenas maneras,
adolecemos de la palabra educación,
respeto,compromiso,que sutíl humillación
malvivir en continuadas esperas
donde poder coincidir con un alma semejante,
que entienda que es un deshonor,humillante
huir sin el norte de una cultura en formación.
Mentiras por verdades,engaños,vejaciones
llenan los vagones de nuestras ilusiones,
aparcadas en una gris,triste, estación
sumida en plena sumisión,vencida
por el ejercito de la sin razón,entristecida
vuela el alma perdida buscando su libertad,
desheredada,por esa famélica hermandad
que rezan el ordeno y mando hasta la saciedad.

Commenti

  1. Javier Muñiz20 ottobre 2010 alle ore 19:19

    Ciao Rosaria, tu sei molto bella,mile graze.
    Eres muy amable,quedo a tú disposición, he venido para quedarme, me encanta tú blogg, pasa buena tarde,besos.

    RispondiElimina
  2. Juana26 ottobre 2010 alle ore 18:05

    Ciao cara Rosaria, purttropo questa poesia è una realtà, cosi di pazzo gira il mondo.

    A me piace il modo di scrivere da don vito.

    Un abbraccio grande.

    RispondiElimina

Posta un commento

Grazie per aver risposto.

Post popolari in questo blog

SAN MARTINO

Martino nacque nel 316 o 317 nella provincia romana della Pannonia, l'odierna Ungheria. Il padre, militare, chiamò il figlio Martino, cioè piccolo Marte, in onore del dio della guerra. Ancora bambino Martino giunse coi genitori a Pavia, dove suo padre era stato destinato, ed in questa città fu allevato. Proprio a Pavia, Martino chiese di essere ammesso al catecumenato, ma, come ogni figlio di veterano aveva una carriera già trattata: l'esercito. A soli 15 anni fu obbligato al giuramento militare dal padre, irritato dalla ripugnanza del figlio per la professione delle armi e della sua inclinazione verso la vita del Monaco cristiano. Così Martino si preparò alla carriera delle armi e fu in breve promosso al grado di "circitor". Il compito delle "circitor" era la ronda di notte e l'ispezione dei posti di guardia. Durante una di queste ronde, Martino incontrò, nel cuore dell'inverno, un povero seminudo e, non avendo più denari, prese la spada, tagliò in
Continua a leggere

Il Polo Chimico

Immagine
Il primo insediamento industriale nacque ad Augusta nel 1949 ad opera del cavaliere Angelo Moratti che impiantò un complesso di raffinazione del petrolio greggio che prese il nome di Rasiom dando occupazione a 650 dipendenti. La produzione ebbe inizio nel 1950; nel 1954 iniziò ad arrivare via ferrovia il petrolio greggio estratto sull'altipiano ibleo. Fino al 1957, anno in cui venne attivato l'oleodotto che univa l'area di estrazione (Ragusa) e quella di raffinazione (Augusta) venivano impiegati tra 7 e 8 treni giornalieri di carri cisterna. La RASIOM aumentò la raffinazione successivamente fino a 8 milioni di tonnellate annue di greggio. Il 17 gennaio 1959 entrò in funzione la centrale termoelettrica Tifeo di Augusta; ubicata in contrada Bufolaro, occupava una superficie di circa 150.000 m² e forniva a pieno regime una potenza di 210 MegaWatt con tre gruppi alimentati da olio combustibile proveniente, con un oleodotto, dalla Rasiom. Fu il risultato di un in
Continua a leggere