S i M p A t iC a M e N t E i N s I e M E

Questi manifesti si trovano attaccati ai muri del mio paese, sono anche sui muri di altre città d'Italia....... Servono per provocare ..... Per smuovere non so cosa...... Per sensibilizzare....... Sono veramente pietosi! ..... Non è questo il modo di sensibilizzare...... Non si provoca così ........ I sessantottini erano più intelligenti......... Certo le mode cambiano ..... In peggio! Questi manifesti sono molto offensivi ..... Non producono e non produrranno nulla di buono ...... Ironia e sarcasmo ..... Dignità svenduta ..... ........

Il 19 novembre Antonio Socci ha pubblicato sul suo blog e su Libero una lettera aperta a Roberto Saviano nella quale critica la scelta dell’autore di partecipare alla trasmissione “Vieni via con me”, campione d’ascolti su Rai 3. Sentendomi interpellato in prima persona dai punti sollevati da Socci, ho deciso di rispondere al giornalista di Libero con la mia opinione punto per punto. Caro Roberto, vieni via con me e lascia i tristi a friggere nel loro odio. Questo è un invito pieno di stima: vieni a trovare mia figlia Caterina. Ti accoglierò a braccia spalancate e se magari ne tirerai fuori l’idea per un articolo, potrai devolvere un po’ di diritti alle migliaia di bambini lebbrosi che sto aiutando tramite i miei amici missionari i quali li curano nel loro lebbrosario (in un Paese del terzo mondo). Vieni senza telecamere, ma con il cuore e con la testa con cui hai scritto “Gomorra”, lasciandoti alle spalle i fetori dell’odiologia comunista (a cui tu non appartieni) che s

PER NON DIMENTICARE .... Prima di non dimenticare bisogna conoscere

Una forma interiore, uno stabile atteggiamento, manifestano un carattere.... Delle attitudini manifestano una vocazione.... Esiste una vocazione innata per la donna?...... Possiamo argomentare di vocazione professionale della donna? I Movimenti femminili, hanno preteso per la donna l'accesso a tutte le professioni.... I Movimenti opposti, invece, riconoscevano alla donna, una sola professione: MULIEBRE. Esiste una vocazione naturale femminile?! ... L'animo femminile ha delle caratteristiche particolari. I suoi interessi sono orientati verso ciò che è vivo..... La donna ha bisogno di proteggere, custodire, tutelare, nutrire, far crescere..... La donna è contemplativa, sperimentale, orientata verso il concreto. E' capace di partecipare alla vita di un altro essere, condivide gioie e dolori..... Questo modo di partecipazione si chiama AMORE. La donna è Amore. Come può la donna, vivere tutto ciò, sotto gli impulsi violenti che la spingono verso altre direzioni? La donna, come l

Non mi stancherò mai di dire: Ma quant'è bella la mia isola! ..... Bella nonostante le difficoltà... Le sofferenze ... Gli inganni ... I tradimenti .... Nonostante tutto c'è tanto amore... Tanta voglia di vivere .... Tanta allegria .... Tanta ironia .... Ma quanto sei bella Sicilia! Taormina vista da una certa altezza .... Sembra il contenuto di una conchiglia ... Questa è la costa jonica della sicilia .... E' bella! Piccole insenature ... Acqua color del cielo ...

L'inverno è lontano. Il gelo che mi inchiodava i pensieri e mi spingeva dentro tuguri bui e senza aria si è sciolto dalle mie ossa. Io e la mia cagnolina Luna siamo in un prato lievemente in pendìo. Niente scarpe, piedi nudi su quella coperta verde e fresca. Attraversiamo un vecchio ponte di legno. Raggiungiamo una grande quercia che mi attende silenziosa per darmi ombra e sollievo. Mi sdraio con un sospiro,e con lo sguardo alle fronde spiragli di cielo azzurro. Luna corre avanti e ritorna per leccarmi il viso. Sul palmo della mano verso acqua per dissetarla. Lei mi guarda riconoscente con occhi che parlano. Apro il libro e leggo, una leggera brezza mi accarezza. Oggi non è un giorno come gli altri. oggi il mondo sembra dipinto.

UNA POESIA DI DON VITO ..... SPERO CHE LA TRDUZIONE SIA QUASI BUONA :-) TRASIEGO Vivo entre el generoso paraiso de tus muslos, camino errante hacía la eternidad distante el cielo se despeja de noches y otros cúmulos, cuando recorro el interior de tu sueño parlante.. Voces que agonizan donde tus manos se entronizan, territorio conspicuo invadido por un despistado amante que solloza felicidad bajo una lágrima insinuante, el placer invade las dunas que tus pechos ridiculizan.. Enmudeces gemidos tras gritos compartidos, arrugas sábanas emapapadas con tu celestial sudor el último empujón derrota todo tu pundonor, TRASFERIMENTO In diretta dal paradiso generoso delle cose, percorso errante per l'eternità lontano il cielo si schiarisce di notti e di altri cluster, quando sono in viaggio in giro per l'interno del diffusore sogno .. Voci che muoiono in cui le mani sono in trono, territorio cospicuo invaso da un amante confuso singhiozzando felicità in una lacrima insinuante invade le dun

Invece di sprecare il nostro tempo davanti a dei squallidi programmi...... Prendiamo la buona e sana abitudine di leggere... Leggere.... Leggere

SAN MARTINO di Giosuè Carducci La nebbia agli irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar; ma per le vie del borgo dal ribollir de' tini va l'aspro odor dei vini l'anime a rallegrar. Gira su' ceppi accesi lo spiedo scoppiettando: sta il cacciator fischiando su l'uscio a rimirar tra le rossastre nubi stormi d'uccelli neri, com'esuli pensieri, nel vespero migrar.

300 gr di purea di zucca 1 uovo 50 gr di farina formaggio grattuggiato un pò di noce moscata grattuggiata amalgamare bene il composto che butterete con un cucchiaio alla volta nell'olio d'oliva bollente, fate friggere e poi servite

Pasta con la zucca 1 kg di farina di semola 4 uova 400 gr di purea di zucca un pizzico di sale un pò di acqua tiepida Impastare la farina con tutti gli ingredienti, stenderla con il mattarello, tagliarla, aspettate un giorno e.... poi mangiatela

Taormina e il suo Duomo Taormina .... la bella sicula Dolcezze tutte sicule ..... La sicilia dolce terra, dolci sapori, dolci profumi...

Il sole omai pallido nel cielo risplende; di nebbia un vel tenue su' colli si stende. Non giallo, non verde, non mobile il piano, informe si perde lontano lontano.

S'avviò col capitano. Gli ufficiali, la seguivano,e, più indietro, anche i due soldati che l'avevan condotta. Arrivarono così alla soglia della chiesa, fatta ricovero ai feriti; v'entrarono piano. Biancheggiavano i letti, in tre file, sotto l'alta navata,già vaneggiante d'ombra, con le vetrate pallide all'estremo crepuscolo. Nel soffio della porta, le fiammate di un candelabro,posato su un tavolone, al mezzo, vacillarono; ma calme stellavano, ai lati, le luci delle lampade sospese. - E' là.- Fu appena detto, che già la madre era al capezzale del figlio, volàtavi. Né l'abbracciò tuttavia, timorosa di fargli male;si rattenne, si curvò cauta; e solo ripeteva soffocatamente il suo piccolo nome. Ma come il figlio, dopo lo stordimento del primo attimo, fu certo che non si illudeva in delirio di febbre, allora si videro due braccia tendersi dalle coltri, come dalle onde quelle di un naufrago, e avvinghiarsi a quel corpo inchino, non più disserrate; e ansimi di

Pane, ti spezzan gli umili ogni giorno, lieti se già non manchi alla dispensa. A lor quale più sacra ricompensa di te, che giungi fervido dal forno? Come biondeggi al desco disadorno, così tra vasi d'oro: in te si addensa ogni ricchezza, e la più bella mensa di tua ruvida veste non ha scorno. Figlio del sole, tu ne porti un raggio in ogni casa, e a chi di te procaccia onestamente illumini la fronte. Ma più risplendi, quando nel viaggio stanco il mendico dalla sua bisaccia ti trae sedendo al margine di un fonte. (Francesco Pastonchi)