Condivido ciò che scrive l'avvocato Longo
Alla Redazione de La Sicilia
Al Sindaco di Piedimonte Etneo
Lettera… aperta… all’amministrazione comunale di Piedimonte Etneo
…da un forestiero innamorato di Vena e del suo Santuario ma purtroppo non ricambiato…
(ma sarebbe forse meglio dire, respinto?).
E perciò amareggiato.
E però sempre fedele.
Ed agguerrito.
Quale fertile lungimiranza…
Quale provvida operatività…
Quali mirabili intenti… ispirano l’amministrazione di Piedimonte Etneo…
Dopo aver fatto rimuovere la Corona del Rosario circostante il prato erboso che abbelliva lo spiazzale adiacente il Santuario della Madonna della Vena, fonte di conclamata attrattiva per i sempre più numerosi visitatori, devoti e non, l’amministrazione si segnala ancora per l’attenzione riposta nella custodia del sito.
Da allora, infatti , il nulla!
Lo spiazzale è rimasto abbandonato ad un progressivo degrado, senza che venisse adottata una quale sua nuova vocazione funzionale.
Talora adibito a parcheggio indiscriminato, reclama immediati, e finora inesistenti, interventi di manutenzione, anche, ma non solo, in prossimità degli alberi, le cui radici, a tratti a cielo aperto, ne perforano e deformano la sagoma.
Un’inerzia francamente inspiegabile; e ingiustificabile!
Nel frattempo però si è permessa l’installazione di supporti per l’affissione di inserti pubblicitari, proprio negli spazi più attigui al Santuario; con una caduta di gusto quanto meno disdicevole (e peraltro anche incomprensibile, visto l’ampio, e più idoneo, spazio a disposizione, a esempio, sui muri delimitanti la strada d’accesso…).
Ad incorniciare, infine, il suggestivo panorama che si offre dallo spiazzale, proliferano indisturbate, e quasi giganteggiano ardite, le erbacce, per tutto il frontone murario, lungo il ciglio della piazza e sulla parete sottostante.
Che ameno biglietto di benvenuto per i turisti…
Poi, però, non lamentiamoci se le nostre bellezze restano sconosciute; o peggio, relegate nell’oblio…
Forse è lo scotto che si paga quando si ereditano dei tesori, immeritoriamente…
Ma di certo non è quello che Vena si merita…
E neanche i turisti che vorrebbero godere della sua bellezza…
Unicuique suum!
Avv. Prof. Giuseppe Longo
Giarre
Io, Rosaria, amministratore di questo blog, condivido le parole dell'Avv Longo.
Se tra i lettori del mio blog c'è qualcuno che può essere d'aiuto .... E' il benvenuto.
Al Sindaco di Piedimonte Etneo
Lettera… aperta… all’amministrazione comunale di Piedimonte Etneo
…da un forestiero innamorato di Vena e del suo Santuario ma purtroppo non ricambiato…
(ma sarebbe forse meglio dire, respinto?).
E perciò amareggiato.
E però sempre fedele.
Ed agguerrito.
Quale fertile lungimiranza…
Quale provvida operatività…
Quali mirabili intenti… ispirano l’amministrazione di Piedimonte Etneo…
Dopo aver fatto rimuovere la Corona del Rosario circostante il prato erboso che abbelliva lo spiazzale adiacente il Santuario della Madonna della Vena, fonte di conclamata attrattiva per i sempre più numerosi visitatori, devoti e non, l’amministrazione si segnala ancora per l’attenzione riposta nella custodia del sito.
Da allora, infatti , il nulla!
Lo spiazzale è rimasto abbandonato ad un progressivo degrado, senza che venisse adottata una quale sua nuova vocazione funzionale.
Talora adibito a parcheggio indiscriminato, reclama immediati, e finora inesistenti, interventi di manutenzione, anche, ma non solo, in prossimità degli alberi, le cui radici, a tratti a cielo aperto, ne perforano e deformano la sagoma.
Un’inerzia francamente inspiegabile; e ingiustificabile!
Nel frattempo però si è permessa l’installazione di supporti per l’affissione di inserti pubblicitari, proprio negli spazi più attigui al Santuario; con una caduta di gusto quanto meno disdicevole (e peraltro anche incomprensibile, visto l’ampio, e più idoneo, spazio a disposizione, a esempio, sui muri delimitanti la strada d’accesso…).
Ad incorniciare, infine, il suggestivo panorama che si offre dallo spiazzale, proliferano indisturbate, e quasi giganteggiano ardite, le erbacce, per tutto il frontone murario, lungo il ciglio della piazza e sulla parete sottostante.
Che ameno biglietto di benvenuto per i turisti…
Poi, però, non lamentiamoci se le nostre bellezze restano sconosciute; o peggio, relegate nell’oblio…
Forse è lo scotto che si paga quando si ereditano dei tesori, immeritoriamente…
Ma di certo non è quello che Vena si merita…
E neanche i turisti che vorrebbero godere della sua bellezza…
Unicuique suum!
Avv. Prof. Giuseppe Longo
Giarre
Io, Rosaria, amministratore di questo blog, condivido le parole dell'Avv Longo.
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