. . . non pensa di aver oltrepassato tutti i limiti consentiti???
Egregia signora Cucchi, non pensa di aver oltrepassato tutti i limiti consentiti??? Non pensa di stare strumentalizzando la figura di suo fratello???? Sta facendo guerra al mondo intero. Adesso, però, si dia una tregua. Faccia guerra a se stessa. Addirittura chiede all'attuale Ministro dell'Interno, di sostituire la Costituzione di parte civile fatta da Salvini, chiede di sostituirla con una propria. . . Si rende conto di ciò che fa????? Ma chi sta assecondando? Ma da chi si sta facendo pilotare? MA LA SMETTA, FACCIA RIPOSARE IN PACE SUO FRATELLO. Forse, ha dimenticato il periodo in cui, non voleva sapere niente di Stefano. Di Stefano non voleva saper niente tutta la famiglia Cucchi. Poi vi siete "convertiti". . . però, lui, era già morto. Sono stati scoperti e condannati i personaggi negativi. Il negativo non deve macchiare l'ONORABILITA' DELL'ARMA. Ha avuto la soddisfazione, cos'altro vuole????!!! Salvini, dicendo: "LA DROGA FA MALE", ha detto una sacrosanta verità. Tutti i guai di Stefano, son nati, grazie alla droga. Signora Cucchi, la prego, per amore di suo fratello, LA SMETTA. La smetta per amore e rispetto verso Stefano; la smetta per rispetto verso quelle famiglie che, hanno veramente lottato per un problema di droga, creato da un figlio. Per tutte quelle famiglie che hanno avuto il coraggio e la forza di denunciare pur di salvare. Nessuno gioca sul corpo di Stefano Cucchi. Nessuno dimentica che, STEFANO CUCCHI, era un tossico dipendente. Nessuno dimentica tutti i problemi che si è creato e che ha creato. Tutti però, DESIDERANO, mettere la parola FINE, a questa incresciosa vicenda. Lei, egregia signora, vuol mettere la parola FINE? Spero tanto di si. Basta con questo martellamento mediatico. Si allontani dai riflettori. Si allontani dai personaggi che la consigliano male. Si chiuda nella sua riservatezza. Coltivi dei buoni sentimenti verso il fratello defunto. Preghi per lui. Preghi lui, affinché molti giovani, non facciano la sua fine. Si dia pace, egregia signora. A scriverle è una donna qualsiasi. Una donna che vive la vita, passo dopo passo. . . Buon tutto.
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