Aspettare chi mai arriva

Osservo e osservo. Ma cosa osservo? Il suo volto, le sue mani, i suoi piedi. Osservo tutto ciò che da lei traspare. Ma, forse, osservo me stessa attraverso uno specchio invisibile. C'è una voce che si fa strada. Cosa dice? Che musica, quella voce! Mi attira, mi incuriosisce, mi fa vedere e sentire cose di un tempo passato. Una bimbetta che guarda, attraverso il vetro di una finestra, la fermata dell'autobus al di là della strada. Aspetta e aspetta. La sento mormorare: " quanto tempo. Non viene. Non torna. Forse non vuol stare con me". Dagli occhioni profondi vengono giù i lacrimoni. Ma che faccio?! Mi commuovo. . . Attesa, Attesa lunga. Le labbra della bimba si muovono, parlano, sussurrano. Chiudo gli occhi, tendo la mano. Voglio toccare la bambina. Le poggio la mano sulla spalla. Le parlo, le parlo tenendo chiusi gli occhi. Siamo vicine, la mia anima parla. Mi senti bambina? C'è un tempo della nostra infanzia intriso di attesa. C'è un tempo pieno di dialo...