città calatina... Caltagirone








Caltagirone ha origini antichissime: il suo territorio fu abitato fin dalla preistoria e vi si trovano, sparse, diverse necropoli. Greci, siculi, saraceni e spagnoli la occuparono nel corso dei secoli, lasciando ampia testimonianza del loro passaggio nel notevole patrimonio archeologico, artistico e architettonico della città.

Importante mercato agricolo, durante la dominazione araba vide fiorire l'arte della ceramica, che a tutt'oggi conferisce fama alla città.
Caltagirone, il cui nome deriva dall'arabo Cal'at Ghiran e significa 'castello dei vasi ', è uno dei siti archeologici più importanti del Mediterraneo per il ritrovamento di un gran numero di ceramiche prodotte nelle diverse epoche.

Nel 1030 la città fu conquistata dai liguri, e i rapporti con Genova non si interruppero neanche quando Caltagirone divenne città demaniale e sviluppò un'autonomia e una cultura proprie.

Il suo splendore fu irrimediabilmente leso però dal terremoto del 1693 che rase al suolo il paese; diversamente da quanto accadde per altri centri della Sicilia orientale qui la ricostruzione non trasformò però l'originario impianto medievale, limitandosi ad inserire nel vecchio tessuto urbano le nuove costruzioni barocche caratterizzate da scalinate, balaustre, campanili e cornici nel "nuovo" stile.

Nella storia della città figura, infine, un nome importante della storia della politica italiana: Don Luigi Sturzo. Fondatore del Partito Popolare, precursore della Democrazia Cristiana, il prete nacque e sperimentò, in questo piccolo centro siciliano, la sua teoria politica. Tra i suoi cittadini Caltagirone annovera anche Mario Scelba, Ministro degli Interni nei primi governi del dopo guerra e Mario Milazzo, fautore del primo governo di centrosinistra della Regione siciliana.

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