SAN VALENTINO

L' origine della festa degli innamorati e' il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano per la fertilita'. Per gli antichi Romani il mese di Febbraio era considerato il periodo in cui ci si preparava all'arrivo della primavera, considerata la stagione della rinascita. Si iniziavano i riti della purificazione: le case venivano pulite, vi si spargeva il sale ed una particolare farina.Verso la meta' del mese iniziavano le celebrazioni dei Lupercali (dei che tenevano i lupi lontano dai campi coltivati). Fin dal quarto secolo A. C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, il dio Lupercus. I Luperici, l'ordine di sacerdoti addetti a questo culto, si recavano alla grotta in cui, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo e qui compivano i sacrifici propiziatori. Lungo le strade della citta' veniva sparso il sangue di alcuni animali, come segno di fertilita'; ma il vero e proprio rituale consisteva in una specie di lotteria dell'amore. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna e opportunamente mescolati.Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimita', affinch¨¦ il rito della fertilita' fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.

I padri precursori della Chiesa, determinati a mettere fine a questa pratica licenziosa, hanno cercato un santo "degli innamorati" per sostituire l¡¯immorale Lupercus. Nel 496 d.C Papa Gelasio annullo' questa festa pagana ed iniziarono il culto di San Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima. San Valentino nato a Terni nell'anno 175 d.C. divenne cosi' il patrono dell'amore e protettore degli innamorati di tutto il mondo. Valentino dedico' la sua vita alla comunita' cristiana e alla citta' di Terni dove infuriavano le persecuzioni contro i seguaci di Gesu'. Fu consacrato vescovo della citta' nel 197 d.C. dal Papa San Feliciano. E' considerato il patrono degli innamorati poiche' la leggenda narra che egli fu il primo religioso che celebro' l'unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana. La storia di San Valentino ha due finali differenti. Secondo una versione, quando l'imperatore Aureliano ordino' le persecuzioni contro i cristiani, San Valentino fu imprigionato e flagellato lungo la via Flaminia, lontano dalla citta' per evitare tumulti e rappresaglie dei fedeli. Mentre la seconda versione racconta che, nel 270 d.C. il vescovo Valentino, famoso per aver unito in matrimonio un pagano ed una cristiana, fu invitato dall'imperatore pazzo Claudio II che tento' di persuaderlo a convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino, con dignita', rifiuto' di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tento' di convertire a sua volta Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio 270 d.C. San Valentino fu lapidato e poi decapitato. La storia sostiene, inoltre, che mentre Valentino era in prigione in attesa dell'esecuzione si fosse innamorato della figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla. Si racconta che prima di morire Valentino le avesse mandato un messaggio d'addio che si concludeva con " dal vostro Valentino". Una frase che nel tempo e' diventata sinonimo di Vero Amore. Leggenda dell'Amore Sublime

Un giorno San Valentino senti' passare, al di la' del suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Decise di andare loro incontro con in mano una magnifica rosa. Regalo' la rosa ai due fidanzati e li prego' di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della rosa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinche' il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore.
Qualche tempo dopo la giovane coppia torno' da lui per invocare la benedizione del loro matrimonio.
La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese.
Il 14 di ogni mese divento' cosi' il giorno dedicato alle benedizioni, ma la data e' stata ristretta al solo mese di febbraio perche' in quel giorno del 273 San Valentino mori'. La leggenda dei bambini
La leggenda dei colombini

Il sacerdote Valentino possedeva un grande giardino che nelle ore libere dall'apostolato coltivava con le proprie mani. Tutti i giorni permetteva ai bambini di giocare nel suo giardino, raccomandando che non avessero fatto danni, perche' poi la sera avrebbe egli regalato a ciascuno un fiore da portare a casa. Un giorno, pero', vennero dei soldati e imprigionarono Valentino perche' il re lo aveva condannato al carcere a vita. I bambini piansero tanto. Valentino, stando in carcere pensava a loro, e al fatto che non avrebbero piu' avuto un luogo sicuro dove giocare. Ci penso' il Signore. Fece fuggire dalla gabbia del distratto custode due dei piccioni viaggiatori che Valentino teneva in giardino. Questi piccioni, guidati da un misterioso istinto, trovarono il carcere dove stava chiuso il loro santo padrone. Si posarono sulle sbarre della sua finestra e presero a tubare fortemente. Valentino li riconobbe, li prese e li accarezzo'. Poi lego' al collo di uno un sacchetto fatto a cuoricino con dentro un biglietto, ed al collo dell'altro lego' una chiavetta. Quando i due piccioni fecero ritorno furono accolti con grande gioia. Le persone si accorsero di quello che portavano e riconobbero subito la chiavetta: era quella del giardino di Valentino. I bambini ed i loro familiari si trovavano fuori del giardino quando il custode lesse il contenuto del bigliettino. C'era scritto:"A tutti i bambini che amo¡­dal vostro Valentino". San Valentino possedeva un grande giardino pieno di magnifici fiori dove permetteva a tutti i bambini di giocare. Si affacciava sovente dalla sua finestra per sorvegliarli e per rallegrarsi nel vederli giocare. Quando veniva sera, scendeva in giardino e tutti i bambini lo circondavano con affetto ed allegria. Dopo aver dato loro la benedizione regalava a ciascuno di loro un fiore raccomandando di portarlo alle loro mamme: in questo modo otteneva la certezza che sarebbero tornati a casa presto e che avrebbero alimentato il rispetto e l¡¯amore nei confronti dei genitori. Da questa leggenda deriva l'usanza di donare dei piccoli regali alle persone a cui vogliamo bene.

AUGURI A VOI TUTTI!

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