il Mongibello

L’Etna, definita da Pindaro la colonna del cielo, visibile da ogni parte dell’isola, che ha profondamente segnato e caratterizzato da sempre il territorio circostante e la vita delle popolazioni pedemontane, è il più alto vulcano attivo d’Europa (3.300 m.) e, per le sue caratteristiche geologiche, rappresenta uno dei più interessanti luoghi naturalistici d’Italia. Il terreno fertilissimo e la ricchissima vegetazione (composta da ulivi, mandorle, carrubi, aranci e limoni, vigneti, boschi di castagni, rovere, cerri, faggi e betulle) sono un forte incentivo allo sfruttamento agricolo di tutta la zona, che fa presto dimenticare i rischi connessi al pericolo, purtroppo frequente, di intense eruzioni. Per la sua vetta passa il meridiano dell’Europa centrale, detto meridiano di Greenwich o anche dell’Etna. A circa 3000 metri di altezza è ubicato l’Osservatorio annesso all’istituto vulcanologico dell’Università di Catania, che costituisce una delle più importanti postazioni scientifiche mondiali per le sue ricerche vulcanologiche e metereologiche. L’Etna è anche una importante stazione sciistica e richiama ogni anno una moltitudine di turisti.
*Gli Arabi avevano denominato l’Etna Gebel (=Monte), da cui deriva, appunto, Mongibello, nome con cui fu in seguito chiamato dalle persone colte.





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