AREA ARCHEOLOGICA SANTA VENERA AL POZZO
Alla scoperta dei tesori della tua terra.
Immersi nella quiete naturale di un Eden.
Le Terme di Santa Venera.
Edificio termale di età romana.
Tutto questo in un territorio ricco di storia e di bellezza.
Perché andare in terre lontane, quando, la mia terra ha tanto da offrire!
Le immagine vogliono offrire un piccolo assaggio.
Scriveva della terme Ignazio Paternò Castello Principe di Biscari, nel suo libro "VIAGGIO PER TUTTE LE ANTICHITA' DELLA SICILIA" (.....)seguitando la strada, che conduce a
Catania, incontrerà i rispettabili avanzi di un magnifico
Bagno, che assai celebre, e salutare dovette essere a’
suoi tempi. Sulla via troverà una gran Porta, che dà il
nome a quel passo; entrerà per essa, e gli si offrirà tosto
28allo sguardo l’antica fabbrica, che sembra, che sia stata
il corpo principale del Bagno. Consiste questa in due
grandi sale, una però alquanto minore dell’altra, entrambe coperte a volta, nelle quali sono regolatamente murati alcuni doccioni, cioè cinque ordini di questi nella più
larga, e tre nella minore, forse per svaporare il troppo
calore dell’acqua termale, che quivi era condotta per uso
di chi per delizia, o per medicina si lavasse.
A piè del muro intermedio vi osserverà alcuni archetti, per li quali si comunicava l’acqua da una all’altra
stanza; locchè può far giudicare, che una servisse per gli
uomini, e l’altra per le donne. Nelle mura vi sono molte
incavature, che restano occulte la maggior parte sotto
l’intonacatura. Questo Bagno era molto ingegnosamente
formato, ed aveva delle grandi pertinenze, come mostrano attorno ad esso molti avanzi di antiche
fabbriche,
parte distrutte, parte accomodate ad uso moderno. Si
vede ancora parte dell’Acquedotto, che portava l’acqua
nel Bagno, prendendola da una sorgente non più distante
che canne dieci. Quest’acqua è sulfurea, e calda, ed i
paesani la chiamano di S. Venera, forse così detta da una
Chiesa moderna fabbricata sopra l’antico, dedicata a
questa Santa.
Immersi nella quiete naturale di un Eden.
Le Terme di Santa Venera.
Edificio termale di età romana.
Tutto questo in un territorio ricco di storia e di bellezza.
Perché andare in terre lontane, quando, la mia terra ha tanto da offrire!
Le immagine vogliono offrire un piccolo assaggio.
Scriveva della terme Ignazio Paternò Castello Principe di Biscari, nel suo libro "VIAGGIO PER TUTTE LE ANTICHITA' DELLA SICILIA" (.....)seguitando la strada, che conduce a
Catania, incontrerà i rispettabili avanzi di un magnifico
Bagno, che assai celebre, e salutare dovette essere a’
suoi tempi. Sulla via troverà una gran Porta, che dà il
nome a quel passo; entrerà per essa, e gli si offrirà tosto
28allo sguardo l’antica fabbrica, che sembra, che sia stata
il corpo principale del Bagno. Consiste questa in due
grandi sale, una però alquanto minore dell’altra, entrambe coperte a volta, nelle quali sono regolatamente murati alcuni doccioni, cioè cinque ordini di questi nella più
larga, e tre nella minore, forse per svaporare il troppo
calore dell’acqua termale, che quivi era condotta per uso
di chi per delizia, o per medicina si lavasse.
A piè del muro intermedio vi osserverà alcuni archetti, per li quali si comunicava l’acqua da una all’altra
stanza; locchè può far giudicare, che una servisse per gli
uomini, e l’altra per le donne. Nelle mura vi sono molte
incavature, che restano occulte la maggior parte sotto
l’intonacatura. Questo Bagno era molto ingegnosamente
formato, ed aveva delle grandi pertinenze, come mostrano attorno ad esso molti avanzi di antiche
fabbriche,
parte distrutte, parte accomodate ad uso moderno. Si
vede ancora parte dell’Acquedotto, che portava l’acqua
nel Bagno, prendendola da una sorgente non più distante
che canne dieci. Quest’acqua è sulfurea, e calda, ed i
paesani la chiamano di S. Venera, forse così detta da una
Chiesa moderna fabbricata sopra l’antico, dedicata a
questa Santa.
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