Da Cosa Nostra a CASA NOSTRA
«La mafia ha i piedi in Sicilia ma la testa forse a Roma. La mafia diventerà più crudele e disumana, dalla Sicilia risalirà l’intera penisola per portarsi anche al di là delle Alpi». Era il 1900 e così parlava don Luigi Sturzo. «Questa è la profezia di un uomo che fonderà una forza politica come servizio per il bene comune, un siciliano attento, che disturbava i poteri forti di allora. In quegli stessi anni preti impegnati, per amore dei poveri e per la loro denuncia della corruzione mafiosa venivano ammazzati: don Giorgio Gennaro, don Costantino Stella, don Stefano Caronia».
Oggi, 22 giugno 2015, in Contrada Cuccumella - lentini, è stato inaugurato il primo step del progetto " CASA NOSTRA NOSTRA, FATTORIA DELLA LEGALITA'", finanziato nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo sviluppo, che comprende un complesso di opere capace di assolvere funzioni di ricettività.....
Un bene confiscato alla mafia (ai sensi della legge 109/96) per un bene comune ..... Impoverire la mafia togliendo ciò che possiede ..... Portare avanti il bene comune per non far cantare vittoria alla criminalità con un nostro eventuale fallimento ...... C'è tanto da lavorare e lavorare sodo.
Spogliamoci della veste ipocrita ... Costruiamoci in modo responsabile. Una civiltà piena di responsabilità. E' possibile un mondo migliore. BASTA VOLERLO.
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