Poveri noi....
Il deputato Pd Kalid Chauoki nominato presidente della moschea di Roma risponderà all’Arabia Saudita?
Una moschea da 45 milioni di euro e che costa mezzo milione di euro all’anno pagati da stati stranieri e affidata alla “cura” di un parlamentare italiano in quota Pd. Se vi pare normale?!
Il parlamentare Pd, Kalid Chauoki, islamico è soprattutto pro islamizzazione è stato nominato presidente della Grande moschea di Roma. Noi italiani possiamo pure continuare a pensare che non serve il Partito anti islamizzazione, possiamo pensare che vada tutto bene e che possiamo dormire tranquilli anche se presto saremo svegliati dal richiamo della preghiera dei muezzin dal minareto. Ma non è così trasparente la situazione. Il deputato, il cui stipendio viene pagato dai cittadini italiani, come si relazionerà con il Marocco, l’Egitto e con l’Arabia Saudita che sulla moschea di Roma hanno investito milioni di euro e di persone. Si perché da un rapporto del Viminale emerge che "la moschea ha solide relazioni diplomatiche con tutti i Paesi arabi e si regge su un "patto" che comprende sauditi (grandi finanziatori), marocchini (gestori sul piano amministrativo e politico) ed egiziani (su quello teologico, fornendo gli imam formatisi nell'università di Al Azar)". Chauoki prenderà “ordini” da questi stati esteri che l’hanno messo in questo prestigioso ruolo così da garantirgli la riconferma parlamentare o prenderà “ordini” dagli elettori del Pd che lo voteranno magari senza sapere a chi va il loro voto? Si perché la grande moschea di Roma è costata 90 miliardi di vecchie lire (pagati da Arabia Saudita e Marocco) e il suo mantenimento ammonta a circa 400mila euro all’anno anche questi pagati dalla Rabitah ovvero la Lega musulmana mondiale, a cui si aggiungono 50mila euro provenienti da privati. Se questa è trasparenza e questa questione non fa sorgere qualche dubbio anche ai vertici del Pd allora andiamo avanti con l’islamizzazione
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