Morti quasi contemporaneamente

Il 17 luglio 2019 muore Andrea Camilleri. Dopo non troppo tempo, forse meno di 24 ore, muore Luciano De Crescenzo. Siciliano il primo, campano il secondo. Entrambi meridionali.
La morte di Camilleri ha fatto un baccano dell'accidente, la morte di De Crescenzo è passata nel silenzio. Strano. Molto strano. Per il siciliano ci sono stati molti spazi nei vari telegiornali, paginoni sui quotidiani. Certo, hanno rotto i cabbasisi, per dirla alla Camilleri. Qualcuno ha notato le differenze? Boh… Certo, un commissario è rimasto orfano… poveretto. Sui social in modo becero, hanno strumentalizzato la prima morte, Sono comparsi video… "ASCOLTATE ATTENTAMENTE DAL MINUTO TOT AL MINUTO X". Camilleri non parlava bene di Matteo Salvini, quindi… Bisognava sfruttare l'attimo. Il grande filosofo non ha mai fatto campagna politica contro nessuno, anzi, non si è mai sentito. Nessuno ha mai pensato di intervistarlo. Di conseguenza, il filosofo, non meritava tanto rumore. Povera gente… gente becera di una certa becera politica. Riconosco il "genio" camilleriano ma, preferisco di gran lunga, l'intelligenza di Luciano De Crescenzo. Adesso, entrambi, sono stati sepolti. Una certa classe simpatizzante di una certa politica, adesso, farà calare un dignitoso silenzio… Si spera.

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