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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

Carissima. . .

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Carissima , sento di scriverle un pensiero anche se non ci conosciamo. Ho alcuni anni più dei suoi, poco importa. Le parlo da sorella maggiore. Ho letto la sua storia su Facebook, l'ho riletta sul nostro quotidiano. La sua storia ha fatto rumore il 25 novembre, giorno dedicato alla violenza sulle donne. Sono allergica ad ogni tipo di violenza. La sua storia, però, mi ha fatto riflettere parecchio. . . Mi ha fatto, anche, arrabbiare. Lei, è vedova da 10 anni. Ha tre figli grandi. Vive in Germania. Sul social "incontra" un tizio più giovane. Vi fate i complimenti e. . . pomiciate virtualmente. Alla fine, lo raggiunge. Lo raggiunge perché le ha promesso amore e lavoro, lavoro che da noi manca. Dopo qualche giorno, il principe azzurro, si trasforma in orco e, arrivano le violenze. . . Vorrebbe andar via ma finisce in ospedale. Non aggiungo altri particolari alle sue sventure. Iniziamo a riflettere: Lei è una donna di quasi mezzo secolo. Nella vita avrà avuto peri

. . . non pensa di aver oltrepassato tutti i limiti consentiti???

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Egregia signora Cucchi, non pensa di aver oltrepassato tutti i limiti consentiti??? Non pensa di stare strumentalizzando la figura di suo fratello???? Sta facendo guerra al mondo intero. Adesso, però, si dia una tregua. Faccia guerra a se stessa. Addirittura chiede all'attuale Ministro dell'Interno, di sostituire la Costituzione di parte civile fatta da Salvini, chiede di sostituirla con una propria. . . Si rende conto di ciò che fa????? Ma chi sta assecondando? Ma da chi si sta facendo pilotare? MA LA SMETTA, FACCIA RIPOSARE IN PACE SUO FRATELLO. Forse, ha dimenticato il periodo in cui, non voleva sapere niente di Stefano. Di Stefano non voleva saper niente tutta la famiglia Cucchi. Poi vi siete "convertiti". . . però, lui, era già morto. Sono stati scoperti e condannati i personaggi negativi. Il negativo non deve macchiare l'ONORABILITA' DELL'ARMA. Ha avuto la soddisfazione, cos'altro vuole????!!! Salvini, dicendo: "LA DROGA F

I libri della Ferrante

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Ho letto anche questo. La ferocia di un libro. Un libro che ti prende per portarti dentro le sue pagine, le sue parole, i suoi personaggi. Un libro che racconta la vita. Una vita fatta di alti e bassi. Una vita di intrighi, di frustrazioni, di odio, di amore, di bene e di male… Amici, nemici, invidie, gelosie. . . Una lettura che, ancora una volta, mi lascia perplessa. E' stato scritto da una donna? Ma è veramente un nome vero ELENA FERRANTE? Chi si cela dietro questo nome? Una donna non scrive con tale ferocia, nemmeno dopo, lunga sofferenza. Si cela un uomo? Forse è un libro scritto a quattro mani. Un libro scritto da un uomo e una donna. Un uomo e una donna che vivono l'uno per l'altra e l'uno nell'altra. Due menti che camminano con lo stesso passo, tenendo lo stesso ritmo. Due cuori che battono all'unisono. E' davvero questa "ELENA FERRANTE"? Si, mi convinco che, Elena Ferrante, cela due persone: un uomo e una donna, una coppia

Il Petrolchimico . . .

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La Sicilia Orientale possiede un'area costiera industrializzata. Quest'area è compresa nei Comuni di Augusta, Priolo Gargallo, Melilli, arrivando fino alle porte della città di Siracusa. Il 1° insediamento nasce ad Augusta nel 1949. Si tratta della RASION, la quale dà lavoro a 650 persone. Nel 1956 sul litorale di Priolo Gargallo, presso la rada di Augusta, nasce la SINCAT (Società Industriale Catanese). Non è abbastanza . . . L'industria deve espandersi. Mandano via gli abitanti del Borgo dicendo che il posto è malsano. Scusa creata per poter "montare" nuovi impianti. Nella zona "Fondaco Nuovo", rimane un solo abitante: SALVATORE GURREI. Questi non ne vuol sapere di lasciare la propria casa. . . Fu trovato morto (assassinato) nel 1992. Una splendida zona costiera invasa dal Petrolchimico. In quel tempo, tutti furono felici di poter intraprendere un lavoro nuovo. L'agricoltura fu "abbandonata". Il posto fisso, lo stipend

“Le coppie gay non sono famiglie”

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La Consulta boccia l’omogenitorialità: “Le coppie gay non sono famiglie” Roma - 26 Ottobre 2019 Possono due maschi generare figli? Solo ricorrendo alla pratica dell’utero in affitto privando un bambino del diritto di crescere con la mamma. E da due donne possono nascere i bambini? Solo ricorrendo alla fecondazione eterologa che però è illegale per le coppie lesbiche. Le coppie omosessuali non sono “famiglie” Partendo quindi da queste osservazioni, la Corte Costituzionale con la sentenza 221 di qualche giorno fa, ha messo una pietra tombale sul concetto di omogenitorialità e affossato per sempre, per le coppie composte da gay e lesbiche, di appropriarsi del termine “famiglia”, perché essa è solo quella definita dall’articolo 29 della Costituzione Italiana ovvero una “Società naturale fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna”. Il no della Consulta all’omogenitorialità. In pratica la Corte Costituzionale ha detto no ad una richiesta del tribunale di Pisa che pretendeva di comporre

Un carabiniere qualunque, scrive, alla signora Ilaria Cucchi

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Cara sig.ra Ilaria Cucchi, sono un carabiniere senza infamia e senza lode, un onesto lavoratore, e volevo dirle che poche parole si possono trovare per commentare questa assurda tragedia, stante che quanto accaduto a suo fratello è qualcosa di aberrante, atroce, ingiusto, qualcosa che non avrebbe mai dovuto succedere. Lei non ha mollato fino alla fine e grazie alla sua caparbietà ora giustizia è stata fatta. Chi ha pestato e ucciso Stefano non era evidentemente degno di portare la divisa che indossava. Ma questi soggetti non devono pagare solo per Cucchi, per Lei e per i suoi famigliari, ma devono pagare per tutti quegli UOMINIi che dentro quella DIVISA ci mettono l’anima, il CUORE, il SUDORE e molto spesso ci rimettono la loro stessa VITA, per il bene di tutti e ciò per POCHI SOLDI. Perchè il loro è un SACRIFICIO quotidiano che non puó e non deve essere INFANGATO DA 4 DELINQUENTI. Suo fratello meritava di più, meritava assistenza, aiuto, comprensione, meritava di tentare l’ennesimo pe

due virtù sconosciute

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La bellezza di ciò che ci circonda. Essere grati per ciò che ci viene donato.