Monologo un pò matto ma, sempre monologo è.
Ciao, mi presento. . . Sono io, ho gli anni che ho. Sono nata, quando sono nata. Era mattino presto. Eravamo a fine primavera. Dietro la porta, l'estate attendeva d'entrare. Dopo essere nata, sono cresciuta. Credo d'esser venuta su bene. . . Non sono perfetta, penso con la mia testa. Dico sempre ciò che penso. Sono credente. Credo nel Vangelo e cerco, nel mio piccolo, di viverlo. Sono convinta che Dio non è presente in questa chiesa che LUI stesso ha voluto. Non ha dei dipendenti molto onesti. A furia di pensar con la mia testa, mi sono creata delle non-simpatie. Certo, non si può essere simpatici a tutti. Però, se non pensi come la massa, come il gregge, viene bollata come sovversiva, razzista, istigatrice di odio, portatrice di guerra. . . Insomma, diventi più pericolosa di un terrorista. Questo papa è osannato dai comunisti. A me non piace. Visto che non mi piace, qualcuno ha detto che, sono cattolica a convenienza. . . Cosa è un cattolico a convenienza? Boh. Certo sentirsi fare la predica da gente che, osanna il papa ma, si mangia il clero. . . Sentirsi condannare da gente che osannando il papa non va mai a Messa. . . Gente che ha lasciato il marito, che ha fatto figli con questo o con quello. . . Gente con la puzza sotto il naso. Gente che non regala un solo centesimo al vicino di casa, bianco, che prende la fame ma, che dona soldi e tanto altro al nero sbarcato da chissà dove. . . Sentirsi insultare da gente che condanna le nere prostitute senza spendere una sola parola di compassione. . . Però, io che sono io, sono andata dalle puttane africane. . . Non me lo aveva detto il papa e nemmeno il prete. Io, che mi spendo per l'odio e la guerra (sic), ho fatto tanto per un gruppo di donne ivoriane. . . Non ho detto niente a nessuno. Forse ho fatto male. . . Sono nata, sono cresciuta, continuo a crescere in età, in pensieri, in opere. . . Io che parlo con la luna. Io che ascolto ciò che mi dice il vento. Io che osservo le stelle. Io che amo i tramonti. Io che amo le albe. . . Io che mi diverto con me stessa. Povero mondo, povera società, povera gente. C'è troppa frustrazione nella gente. Sono arrabbiati sempre. Litigano con loro stessi. . . E poi, poi. . . poi condannano me che sono nata quando sono nata.
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