Dialogandoci

Un pomeriggio caldissimo, un filo di aria non tira... Il sole brucia più di un forno acceso alla vigilia di Natale. Non girano nemmeno le pale del ventilatore che manca. Nemmeno il ronzio del condizionatore inesistente. Solo caldo, caldo e caldo. Una lama di sole entra nella stanza dalla porta socchiusa, la stanza è in penombra. La televisione parla e chi la guarda dorme. In cucina si sente un brusio... Cosa sarà mai? Oh, è il chiacchiericcio di una palla di pasta lievitata, alcuni pomodori e peperoni. E' un parlare fitto e confusionario. Ma cosa si dicono? Cosa vogliono sapere? Cosa vogliono analizzare? Analizzare, si, stanno analizzando il comportamento strano degli umani... Ma vaaaaaa, gli ortaggi e la farina diventano analitici... Che ridere. Ma il loro confabulare è davvero divertente. Conviene origliare attraverso l'orecchio sveglio o semidormiente. Ascoltiamo un pochino... Parla la palla di pasta lievitata: << Gente, ma cosa fate qui su questa teglia? Io, aspetto che qualcuno mi stiri per farmi divenire una gustosa focaccia. Voi che fate?>> Rispondono gli ortaggi: << Ma non abbiamo capito tanto bene, forse dopo che ti hanno stirata, ci taglieranno e ci metteranno su di te... boh.>> Si sente un brusio confuso , si sentono tanti argomenti tutti divertenti... Poi la palla, sbotta: << Che pensate di ciò che succede alla gente? Avete sentito parlare di quello strano virus che aleggia e non aleggia? Avete visto e compreso la paura folle che circola ovunque?>> ... << Ma cara amica nostra, forse tu che vivi in città dove tutto corre e fugge, qualcosa hai percepito. Vedi, noi veniamo dalla terra. Noi veniamo da un luogo dove il sole ci accarezza quando sorge e quando tramonta. Ci accarezza con così tanto amore ... Da dove veniamo noi ci sono così tanti buoni odori... Forse qualche rondine qualcosina ci ha raccontato, ma ... non abbiamo fatto caso. Racconta, raccontaci, rendici partecipi.>> La povera palla di pasta lievitata è un pò confusa, non sa cosa dire, non sa da dove cominciare... << La gente è tutta impazzita, è tutta impaurita... Non sa cosa fare... Improvvisamente son diventati panettieri, pasticceri, cuochi sopraffini... Vanno ai balconi a cantare e applaudire e fare concerti... Ma non saprei che altro dire. Erano matti, ma adesso lo son di più...>> Improvviso cala il silenzio, poi si levano tanti risolini. . . Cielo!!!! Ma siamo davvero così matti?! Tanto ma tanto tanto... Improvvisa appare una lama... Oh mamma, questa chi è? Tranquilli, ci rassicura. E' venuta solo per tagliuzzare il pomodoro, anzi, i pomodori... Altra farina svolazza nell'aria, un mattarello l'accompagna. Due mani si prendono la palla di pasta lievitata, iniziano una strana conversazione... Trattami bene, stirami con garbo, ungimi... Cielo, cosa succede??? Finalmente apro gli occhi ... è ora di fare la pizza.

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