Proserpina e la sua primavera

Di buon mattino mi metto in cammino per le strade di un paese addormentato. Camminando e volgendo lo sguardo a destra, noto qualcosa di azzurro, vado verso ciò che ha attirato la mia attenzione e, mi ritrovo in una sorta di cortile con una scala accomodata che , conduceva al vecchio Ospedale... Cosa vedo? Vedo tanto azzurro, sembra una distesa d'acqua... c'è un viso di giocane donna con un vaso tra le mani e dei fiori... mi avvicino per vedere meglio.
"La Primavera di Proserpina"... capisco. "L'affresco" è diverso da tutti gli altri. Il viso è un viso sereno e non stravolto, i colori sono più delicati... Osservo e penso: << Proserpina un giorno di tanto tempo fa si trovava con le amiche sulle rive del Lago Pergusa, raccoglieva fiori. Era serena, rideva e scherzava con le altre fanciulle. Chissà cosa si raccontavano. Improvvisamente , sbuca fuori Plutone che, stanco di stare nel suo buio regno, sale verso la luce. Di luce ne incontra due... Quella del cielo e quella di Proserpina. Il poveretto si innamora immediatamente... Non conoscendo le buone maniere del principe azzurro, si dichiara rapendo la malcapitata fanciulla...>>
Beh, la storia la conoscete (spero). Osservando tutto quell'azzurro, comprendo (credo) che l'autore ha voluto rappresentare il lago. Il vaso è per contenere i fiori che la fa serena fanciulla raccoglie... Nell'insieme non c'è male. E' diverso, davvero, da tutti gli altri "murales" sparsi per il quartiere. Quel viso mostra e dona serenità... Il luogo lascia un tantino a desiderare. Quella scala fu "creata" da chi saliva e scendeva dall'ospedale per andare al bar che, si trovava ai piedi della scala... L'ospedale è chiuso ( ne hanno fatto uno nuovo fuori dal centro), il bar non esiste più... Per vedere Proserpina, ci devi andare apposta , in caso contrario, bisogna camminare a piedi per le strade desolate e silenziose del paesello... Comunque, apprezzo la delicatezza dei colori e la serenità del viso.

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