La Tradizione della Benedizione delle case e famiglie

Per prima cosa bisogna dire che la benedizione non è un Sacramento ma un sacramentale. Il "potere" di questo sacramentale si realizza con la Grazia e la devozione delle persone che lo ricevono.
Quando ero piccola, ricordo che nelle nostre case, veniva il Parroco per la Benedizione. Padre Coppola con il suo sorriso portava la PACE DI GESU'. Era un momento molto bello per tutti. Possiamo dire che, diventava la festa del vicinato. Oggi non esiste più. Allora, non esistevano i palazzi-casermoni di oggi. Allora, le persone, si guardavano negli occhi sorridendo. Allora si condividevano gioie e dolore e battibecchi . . . Oggi, a stento si abbozza un saluto sussurrato e, non si ci guarda in faccia. Oggi, la fretta è la regina delle "nostre" vite. Nelle case, il prete, ci va solo se viene chiamato. Oggi, le case, non sono poi così vive come ieri.
Quando ieri, per la strada, ti imbattevi nel sacerdote oltre al saluto rispettoso da entarmbe le parti, vi era un dialogo. Oggi, se per chissà quale miracolo, incontri il prete. . . Questo non ti guarda in faccia, non ti saluta e figurati se nasce un dialogo. Magari il prelato sta mangiando qualcosa mentre passeggia con il cane, o con la bici elettrica, o con il monopattino. . .
Sono cambiati i tempi, son cambiate le persone. Ieri indossavi il maglione fatto da mamma o da nonna e, se le braccia si allungavano...le braccia del maglione si arricchivano di polsini di diverso colore... Oggi la società è molto indaffarata. Ieri si aspettava il suono delle campane. Oggi le campane non suonano, tranne qualcuna elettrica. Ieri si parlava la stessa lingua, oggi ci sono tante lingue. Ieri si pregava sotto lo stesso campanile. Oggi si prega in tanti modi, modi diversi uno dall'altro e, i campanili non sono campanili. Si stava meglio quando si stava peggio? Chissà

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