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Visualizzazione dei post da settembre, 2009

La mamma

Se una mamma ha nel grembo il figlio, il suo corpo è come una tenda quando nel deserto soffia il ghibli,è come l'oasi per l'assetato,è come un tempio per chi prega il Creatore.

Mostarda di fichi d'india

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Pulire i fichi d'india metterli in una pentola capiente e farli cuocere un pò, dopo si passano a setaccio, ad ogni litro di succo aggiungere 100 gr fi farina 00, cuocere il tutto sempre rimescolando, aggiungere chiodi di garofano, cannella, noce moscata. Rimescolate sempre evitando di far creare grumi. Si cuoce come la marmellata... quando è densa versatela nei piatti o nelle formine di terracotta.

Risotto ai fiori di zucca

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Riso ai fiori di zucca. Soffriggete cipolla tritata finemente con alcuni fiori di zucca, unire il riso e un bicchere di vino bianco, unire il brodo precedentemente preparato.Prima di togliere dal fuoco aggiungere zafferano e burro. Passare i rimanenti... fiori di zucca nella pastella, friggerli e servirli con il risotto.

sulla religione di K Gibran

E un vecchio sacerdote disse: Parlaci della Religione. E lui rispose: Ho forse parlato d'altro oggi? Non è forse la religione ogni azione e ogni riflessione, E ciò che non è né azione né riflessione, ma stupore e sorpresa che sempre scaturiscono nell'anima, Anche quando le mani spaccano la pietra o tendono il telaio? Chi può separare la sua fede dalle sue azioni e il suo credo dal suo lavoro? Chi può disporre davanti a sè le proprie ore dicendo, "Questa è per Dio e questa è per me stesso, questa è per la mia anima e questa per il mio corpo?". Tutte le vostre ore sono battiti d'ali nello spazio da un essere all'altro. Colui che indossa la moralità come l'abito migliore, sarebbe meglio stesse nudo. Il vento e il sole non squarceranno la sua pelle. E colui che fa dell'etica un limite al comportamento, ingabbia il suo canto. Il canto più libero non passa tra fili e sbarre. E colui per il quale l'adorazione è una finestra che si apre e si chiude, Non ha

L'Amore di K Gibran

Allora Almitra disse: Parlaci dell'Amore. E lui sollevò la stessa e scrutò il popolo e su di esso calò una grande quiete. E con voce ferma disse: Quando l'amore vi chiama, seguitelo. Anche se le sue vie sono dure e scoscese. e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui. Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire. E quando vi parla, abbiate fede in lui, Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino. Poiché l'amore come vi incorona così vi crocefigge. E come vi fa fiorire così vi reciderà. Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri rami che fremono al sole, Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove si avvinghiano alla terra. Come covoni di grano vi accoglie in sè. Vi batte finché non sarete spogli. Vi staccia per liberarvi dai gusci. Vi macina per farvi neve. Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli. E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate il pane sacro della me

L'Amicizia di K Gibran

E un adolescente disse: Parlaci dell'Amicizia. E lui rispose dicendo: Il vostro amico è il vostro bisogno saziato. È il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza. È la vostra mensa e il vostro focolare. Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace. Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo. E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore: Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia. Quando vi separate dall'amico non rattristatevi: La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura. E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito. Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, Ma una rete lanciata in avanti e che afferra sol

Il tempo di K Gibran

E un astronomo disse: Maestro, parlaci del Tempo. E lui rispose: Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e l'immenso. Vorreste regolare il vostro comportamento e dirigere il corso del vostro spirito secondo le ore e le stagioni. Del tempo vorreste fare un fiume per sostate presso la sua riva e guardarlo fluire. Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi. E ciò che in voi è canto e contemplazione dimora quieto Entro i confini di quel primo attimo in cui le stelle furono disseminate nello spazio. Chi di voi non sente che la sua forza d'amore è sconfinata? E chi non sente che questo autentico amore, benché sconfinato, è racchiuso nel centro del proprio essere, E non passa da pensiero d'amore a pensiero d'amore, né da atto d'amore ad atto d'amore? E non è forse il tempo, così come l'amore, indiviso e immoto? Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stag

Federico II di Svevia e Costanza d'Altavilla

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Avete letto il libro "La sposa Normanna"??..... Libro storico un pò troppo romanzato.... Federico II di Svevia anche noto come lo "Stupor Mundi" (Jesi, 26 dicembre 1194 - Castel Fiorentino, presso Lucera, 13 dicembre 1250) fu discendente della famiglia degli Hohenstaufen, fu re di Germania, d'Italia e di Borgogna. Fu imperatore del Sacro Romano Impero dalla sua incoronazione papale nel 1220 fino alla sua morte. Il suo titolo originale fu re di Sicilia, che ottenne come suo nonno Federico I Barbarossa dal 1198 alla sua morte. I suoi altri titoli, avuti nel corso della sua vita, furono re di Cipro e re di Gerusalemme in virtù del suo matrimonio e della sua partecipazione alle Crociate. Passò la maggior parte della sua vita in Sicilia con sua madre, Costanza d'Altavilla, figlia di Ruggero II di Sicilia. Il suo impero fu frequentemente in guerra con la Stato Pontificio, in modo da essere scomunicato per ben due volte. Il papa Gregorio IX lo nominò l’“Anticristo”

I n V i D i A

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E' una malattia l'invidia? Penso proprio di si. E' grave? Gravissima. Si guarisce? Penso di no. L'invida è fonte di grande infelicità per moltissima gente. Come l'ombra segue il corpo, cosi l'invidia segue le belle azioni.

F a C e B o O k

Facebook... salotto online. Facebook è entrato nelle case e nella vita di ognuno. Facebook rende onore all'intelligenza e all'idiozia che stanno nell'uomo. Si possono fare e dire cose carine, interessanti,istruttive, profonde, geniali.... Si possono fare e dire cose stupide, meschine, aride, .... Da ciò che si legge si percepisce la personalità, la sensibilità, la profondità di chi scrive. Sono "interessanti" i link caricati e condivisi dai ragazzi.... Purtroppo da questo possiamo appurare e quantificare lo stato della loro stupidità.... Per costruirsi un angolo di "libertà", un angolo dove dire e fare ciò che si vuole, è proprio necessario registrarsi su facebook??!!.... Facebook conferma la grande stupidità, la meschinità, l'aridità, che possono abitare in ognuno di noi..... Non dimentichiamo che il contatto umano è di gran lunga più bello e interessante. Quant'è bello parlare, sorridere, scambiarsi opinioni guardandosi negli occhi. Quant'è

Il pane di Lentini

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Sabato 12 e domenica 13 a Milo (Catania), il pane di Lentini sarà presente alla 29° rassegna che promuove i vini dell'Etna e vari prodotti tipici.

Liquore di basilico

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50 gr (una bella manciata) di foglie di basilico 1 lt di alcool a 95° 1 lt di acqua 1 kg di zucchero mettere le foglie a macerare nell'alcool per 7 giorni. dopo preparate lo sciroppo di acqua e zucchero, quando sarà tiepido, ci verserete il liquore senza le foglie. filtrate bene e imbottigliate. prima di consumarlo lasciatelo riposare per 30 giorni.

G. Ungaretti

La madre 1930 E il cuore quando d'un ultimo battito Avrà fatto cadere il muro d'ombra, Per condurmi, Madre, sino al Signore, Come una volta mi darai la mano. In ginocchio, decisa, Sarai una statua davanti all'Eterno, Come già ti vedeva Quando eri ancora in vita. Alzerai tremante le vecchie braccia. Come quando spirasti Dicendo: Mio Dio, eccomi. E solo quando m'avrà perdonato, Ti verrà desiderio di guardarmi. Ricorderai d'avermi atteso tanto, E avrai negli occhi un rapido sospiro. Dove la luce 1930 Come allodola ondosa Nel vento lieto sui giovani prati, Le braccia ti sanno leggera, vieni. Ci scorderemo di quaggiù, E del mare e del cielo, E del mio sangue rapido alla guerra, Di passi d'ombre memori Entro rossori di mattine nuove. Dove non muove foglia più la luce, Sogni e crucci passati ad altre rive, Dov'è posata sera, Vieni ti porterò Alle colline d'oro. L'ora costante, liberi d'età, Nel suo perduto nimbo Sarà nostro lenzuolo

SETTEMBRE

Settembre Triste il giardino: fresca scende ai fiori la pioggia. Silenziosa trema l'estate, declinando alla sua fine. Gocciano foglie d'oro giù dalla grande acacia. Ride attonita e smorta l'estate dentro il suo morente sogno. S'attarda fra le rose, pensando alla sua pace; lentamente socchiude i grandi occhi pesanti di stanchezza. Hermann Hesse Cielo di Settembre di rocca paolo È quella sera di settembre sotto una luna invadente, dentro i tuoi occhi capricciosi che ho capito che valevi l'amore, che eri il mio cuore che batteva, le mie mani che tremavano, i miei pensieri che volavano per atterrare dolcemente nel tuo prato, un prato fatto di stelle e di indimenticabili tramonti, di dolci parole e di gesti inconsueti accompagnati da un timido tepore. Sotto quel cielo macchiato di stelle hai detto due parole "ti amo" e io incoscente non ho ascoltato mentre ti fissavo, mentre seguivo il dolce movimento delle tue labbra e un vento pigro ti accarezzava il viso,

Divertente esperienza sul set

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Lentini, nel mese di maggio 2009, è diventato set cinematografico.... Presso il nuovo ospedale, non ancora consegnato alla cittadinanza, sono state girate alcune scene del film "LE ULTIME 56 ORE". Scritto da Rossella Drudi e diretto da claudio Fragasso, con attori come tognazzi, Murgia, Lionello, Bobulova...e varie comparse Sono riuscita, non so come, ad intrufolarmi come curiosa e fare alcune foto, durante le riprese girate al cimitero di Lentini. In tutta onestà dico che quel giorno mi sono divertita tantissimo e che non farei mai l'attrice... Con un certo orgoglio vi mostro alcune foto io e Barbara Bobulova la conoscete.... Claudio Fragasso Io e Gianmarco Tognazzi Personaggi vari... Nicole Murgia Barbara Bobulova e Luca Lionello